lunedì 4 novembre 2013

Sui tablet

Per chi lo ascolta alla radio, ma non solo, il prof. Marco Camisani Calzolari è una certezza.

Ogni giovedì mattina, un po' prima delle nove, interviene in un noto programma radiofonico per discutere di nuove tecnologie e fornire pillole di tecnologica saggezza. Colpisce, in lui, al di là della grande conoscenza e competenza nel mondo digitale, la volontà di esporre le cose in modo chiaro per essere compreso da tutti, benché lui si definisca scherzosamente un talebano delle nuove tecnologie. 

A proposito del mondo dei tablet, strettamente legato a quello dell'editoria, visto che si tratta di uno degli strumenti principe per la lettura degli ebook, Camisani Calzolari osserva che i prodotti sul mercato sono sempre di più e sempre migliori e ricorda che, ormai, le vendite dei tablet superano quelle dei normali pc: si tratta, a suo dire, di un chiaro segnale che mira a una tendenza ben precisa, quella del "piccolo e sottile". Si preferisce, insomma, la linea di ricerca inaugurata da Apple, come dimostra chiaramente la mancanza di lettori dvd e blueray negli apparecchi di ultima generazione (e quante energie e speranze erano stato riposte nella tecnologia blueray che invece, a tutti gli effetti, non è mai decollata e non è riuscita a sostituire il dvd). 

Molto probabilmente, l'avanzata del tablet non è tanto da imputarsi al mercato delle persone tecnologiche, quanto al mercato degli analogici, ossia di quelle persone che non sono pienamente inserite nel mondo digitale. Secondo Camisani Calzolari, infatti, il tablet annulla il margine di tempo tra il gesto e la realizzazione di operazione da parte della macchina: tocco una foto, la sposto, la oriento, e senza attendere che si carichino una serie di programmi. Un'ultima osservazione, infine: ormai si regala il software per far vendere nuovo hardware, con un'inversione di tendenza rispetto al passato.

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